
Per fare web tv non occorre
necessariamente essere iscritti all’Albo dei giornalisti. Lo ha
stabilito il tribunale di Pordenone che ha assolto con formula piena
Francesco Vanin, proprietario di PNbox tv, dall’accusa di esercizio abusivo della professione giornalistica.
La vicenda ha avuto inizio con un esposto
dell’ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia che ha denunciato
Francesco Vanin per aver svolto “attività giornalistica non occasionale
diffondendo gratuitamente notizie destinate a formare oggetto di
comunicazione interpersonale specie riguardo ad avvenimenti di attualità
politica e spettacolo relativi soprattutto alla provincia di
Pordenone”. Esattamente quanto accade ogni giorno nella blogosfera o su
youtube e facebook.
Come riporta Linkiesta,
secondo il pm Viviana Del Tedesco il lavoro di Vanin non è paragonabile
a quello di un giornalista perché non prevede alcuna elaborazione
critica dei contenuti. Il giudice Eugenio Pergola ha revocato d’ufficio
l’ammissione di tutti i testi della difesa ritenendo superflua la loro
deposizione, fino all’assoluzione piena dell’imprenditore perché il
fatto non sussiste. Il pm, racconta Francesco Vanin a Linkiesta, “ha
spiegato la differenza tra l'attività di PNbox, che è semplicemente
quella di veicolare la voce dei cittadini, e quella giornalistica fatta
invece di ricerca ed elaborazione critica delle fonti”.
La sentenza rappresenta un passo
importante per la libertà della Rete, per le centinaia di web tv che
documentano ciò che accade nel loro territorio, ma anche per i migliaia i
blog che informano in Rete, gli utenti che pubblicano video su youtube o
che postano notizie sui loro profili facebook.
TCN incontra Giulietto Chiesa, nel mese di
Aprile ed avendo saputo dell'esposto a PNBOX, chiede al Giornalista un
opinione a riguardo.